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Celiachia e prodotti gluten free: cambiano i rimborsi mensili

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che identifica nuovi tetti di spesa a seconda del sesso e delle fasce di età

 

Cambiano i tetti di spesa per l’erogazione di prodotti senza glutine a carico dello Stato a cui hanno diritto le persone celiache.

È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute, ‘Limiti massimi di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine’, che identifica nuove fasce di età e stabilisce differenze per gli uomini e per le donne.

Il decreto firmato dal ministro Giulia Grillo supera il precedente decreto del 2006 e prevede limiti di spesa più elevati per i minori e tetti più bassi per gli adulti: prima il rimborso era di 140 euro al mese, mentre oggi si va dai 90 euro per le donne ai 110 euro per gli uomini, con tetti ancora più bassi per le persone anziane over 60.

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Il decreto parte dalla considerazione che “il celiaco deve seguire una dieta varia ed equilibrata con un apporto energetico giornaliero da carboidrati stimabile in almeno il 55%, che deve derivare anche da alimenti naturalmente privi di glutine come riso, mais, patate e legumi, per cui la quota da soddisfare con alimenti senza glutine di base (pane e affini, pasta, farina, dolci e prodotti da forno gluten free) è stimabile nel 35% dell’apporto energetico totale“.

Il decreto prevede l’aggiornamento del Registro nazionale dei celiaci presenti sul territorio italiano che, secondo il programma stabilito, dovrà avvenire nei prossimi sei mesi, dopo di che le Regioni dovranno adeguarsi entro tre mesi.

 

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