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Celiachia: ridotti i rimborsi per gli alimenti gluten free, ma l’assistenza resta garantita ai 200 mila celiaci italiani

Il nuovo decreto sull’assistenza per i celiaci è stato approvato lo scorso 21 marzo in Conferenza Stato Regioni, confermando l’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine ai circa 200.000 pazienti celiaci, sebbene siano stati mediamente ridotti i tetti di spesa del 19%. 
Con tale riduzione si stima saranno circa 30 i milioni di euro in meno a carico dello Stato, consentendo quindi un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale che potrà costituire un’importante riserva di risorse per affrontare i bisogni terapeutici dei pazienti che verranno diagnosticati nel prossimo futuro, in crescita al ritmo del 10 per cento l’anno.

Soddisfatta l’Associazione Italiana Celiachia (AIC), che sottolinea come siano stati evitati tagli radicali, pur continuando a garantire alle persone affette da celiachia la possibilità di seguire la corretta terapia. “La modifica dei tetti di spesa non è una sforbiciata che compromette l’assistenza ai pazienti ma – spiega AIC – una revisione razionale, che tiene conto della riduzione dei costi degli alimenti senza glutine e dei fabbisogni energetici della popolazione definiti dalle più recenti evidenze scientifiche”.

I tetti di spesa per l’acquisto di prodotti senza glutine sono correlati ai Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN), che sono stati modificati nel 2014 in considerazione dei cambiamenti degli stili di vita. Nei nuovi LARN i fabbisogni energetici medi sono diminuiti, perciò è calato anche l’apporto di carboidrati ritenuto necessario. I tetti di spesa devono coprire il fabbisogno energetico da carboidrati senza glutine. L’apporto giornaliero di carboidrati calcolato (per tutti, celiaci compresi) deve essere pari al 55% del totale calorico: il 35 per cento deve derivare da prodotti senza glutine, mentre il restante 20 per cento da alimenti naturalmente privi di glutine come riso, mais, patate e legumi.

I nuovi tetti di spesa continueranno a garantire la copertura, suddividendola, però, con maggiore precisione nelle diverse fasce di età e per i relativi fabbisogni energetici, considerando anche i livelli medi di attività fisica.

I nuovi tetti di spesa:
I tetti di spesa per l’acquisto degli alimenti senza glutine per i celiaci sono fissati in base all’età, al genere ed ai relativi fabbisogni calorici dei pazienti.

Questi i tetti aggiornati dal nuovo decreto per l’assistenza ai celiaci, approvato in Conferenza Stato Regioni:

  • 6 mesi-5 anni: 56 euro
  • 6-9 anni: 70 euro
  • 10-13 anni: 100 euro per i maschi, 90 euro per le femmine
  • 14-17 anni: 124 euro per i ragazzi, 99 euro per le ragazze
  • 18-59 anni: 110 euro per gli uomini, 90 euro per le donne
  • over 60: 89 euro per i maschi e 75 euro per le femmine

 

Per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a consultare la pagina Assistenza ai Celiaci: cosa cambia sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia.

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