Mentre gironzolavo per fare spesa al mercato sono stato colpito da un banco di frutta e verdura gestito da pakistani che presentava alcune specialità esotiche: alcune ormai note perché reperibili in quasi tutti i grandi supermercati, altre decisamente più rare.
Tra queste ultime ho addocchiato l’okra e l’ampalaya, che ho subito acquistato assieme a del peperoncino molto, molto piccante..
Parliamo quì della prima: l’okra, nota anche come gombo e diffusa in Africa, Medio Oriente, India e Sud America.
Essendo a noi italiani perlopiù sconosciuta, val la pena ricordare le molteplici proprietà benefiche:
- è a basso contenuto calorico e aiuta a perdere peso
- favorisce la regolazione degli zuccheri nel sangue
- è ricca di fibre
- aiuta nell’assorbimento degli eccessi di colesterolo
- agevola la propagazione dei probiotici
- è efficace nel combattere la stipsi, nell’eliminazione dei gas e dei gonfiori intestinali
Bene. Anzi, benissimo.
Ma passiamo alla ricetta, sfiziosa e veloce da realizzare.
Dopo aver lavato i baccelli, ne abbiamo spuntato le estremità e li abbiamo fatti saltare a fuoco vivo in una padella con una base di zenzero fresco e aglio sminuzzati con olio di riso e peperoncino.
Dopo pochi minuti si forma una sorta di gelatina, dovuta alla presenza di mucillagini all’interno di questa pianta: a questo punto, abbassare la fiamma e coprire la padella con un coperchio per completare la cottura che avverrà nell’arco di una decina di minuti.
Regolare di sale e servire.
La delicatezza e la cremosità dell’okra sono state controbilanciate dal piccante dello zenzero e del peperoncino.
Un ottimo contorno che può diventare piatto unico senza glutine e vegano se abbinato a del riso basmati.
