L’ossobuco – anzi, l’oss buss come si dice a Milano – è un piatto tipico della cucina lombarda.
Buonissimo già da solo, può essere accompagnato da risotto alla milanese, purè di patate, polenta o un contorno di spinaci al burro.
Noi l’abbiamo preparato con la solita attenzione evitando scrupolosamente il glutine e l’abbiamo abbinato ad un gustosissimo purè di patate e porro.
Ecco la nostra ricetta.
Preparare 1 litro di brodo vegetale e un trito di carota, scalogno e sedano.
Far soffriggere il trito con l’olio extravergine d’oliva nella pentola a pressione scoperchiata fino a quando le verdure saranno appassite.
Nel frattempo infarinare gli ossibuchi di vitello con farina di riso, avendo cura di eliminare la farina eccedente, salare e pepare a piacere.

Porre la carne nella pentola, farla rosolare per circa 2 minuti per lato a fiamma moderata e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.
Una volta che il vino è evaporato, aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro diluito in acqua e ricoprire la carne con il brodo vegetale.
A questo punto potete chiudere la pentola col suo coperchio.
Alzare nuovamente la fiamma e, da quando questa comincerà a fischiare per la fuoriuscita di vapore, calcolare 30 minuti di cottura.
Trascorso tale tempo, lasciare sfiatare gradualmente il vapore, quindi aprire la pentola a pressione.
Se la cottura vi soddisfa, siete pronti per impiattare, senza dimenticare di guarnire con l’immancabile gremolada: un trito molto fine di aglio e prezzemolo fresco, con l’aggiunta di scorza di limone grattugiata.

Come dicevamo, l’abbiamo abbinato ad un gustosissimo purè di patate e porro, anch’esso senza glutine.
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