Il riso selvatico o wild rise proviene dal Nord America, dove fu scoperto dai nativi indiani che lo raccoglievano da una pianta acquatica, la zizania.
Chiamato anche Canadian rice o water oat, il riso selvaggio non è propriamente un riso, anche se gli somiglia parecchio sia per qualità fisiche che organolettiche.

Caratterizzato da un colore molto scuro, non contiene glutine ed è molto ricco di proteine, calcio, magnesio, potassio, zinco e fosforo.
Necessita di una lunga cottura (45/50 minuti) ed è molto gustoso in insalata o in abbinamento a pesce e verdura.
Noi l’abbiamo abbinato a una tartare di salmone, creando un piatto unico saporito e fresco, ideale per l’estate.
La ricetta è facilissima: dopo aver lessato il riso selvatico, l’abbiamo scolato e lasciato raffreddare.

Abbiamo poi aggiunto una tartare di salmone crudo, qualche pezzettino di zenzero fresco tagliato a fiammifero, fini rondelle di cipolla rossa di Tropea, peperoncino fresco e prezzemolo.
Abbiamo condito con un filo d’olio extravergine d’oliva e qualche goccia di tabasco.
